di Michael Litt, tratto da dmnews.com

 

Nel momento in cui si guarda un video creato dal brand Taulia, un fornitore di cloud-based e un fornitore di finanziamenti, si capisce immediatamente che si deve prendere spunto da questa azienda. Taulia non sta solo facendo video divertenti (quanti marchi B2B possono far ridere?), ma la strategia dietro il suo video marketing è impressionante. Infatti, il brand ha speso più di $125M in marketing per ottenere lead grazie alla creazione di video.

Quindi, cosa sta facendo Taulia di diverso?

Mentre molte aziende si avvicinano al video marketing con l’obbiettivo di diventare virali e raccogliere il maggior numero di view, Taulia non è interessato a fare appello alle masse o a ottenere molte visite. Invece, questo marchio assume un approccio noto come narrowcasting. In altre parole, Taulia crea video diretti principalmente al suo pubblico di nicchia e al suo specifico target. È un ottimo approccio per la lead generation, per questo i marketer dovrebbero prestare maggiore attenzione quando si parla di video che guidano una vera e propria strategia di marketing.

L’idea dietro al narrowcasting

Anche se spesso si cerca di emulare il successo virale dei mega brand su YouTube (chi, durante la notte, non sogna di avere successo?), non è facile per il marketing B2B mostrare i prodotti/servizi venduti come sexy o attraenti, al contrario di quanto possono fare le aziende B2C. In realtà, pensare che tutto ciò che conta è la visibilità, può essere addirittura scoraggiante per il video marketing di una B2B.

Ma, fortunatamente, un elevato numero di visite non è l’obiettivo della propria strategia di marketing. I video dovrebbero mirare ad attirare l’attenzione e mantenere l’interesse del target di riferimento che successivamente seguirà le call-to-action inserite nella pagina.

Brand come la Red Bull creano che milioni di persone possono vedere perché il loro target comprende la quasi totalità del mercato. Se riuscite a consumare una bevanda energetica e avete un’età compresa tra i 18 e i 34 anni, Red Bull sta cercando di vendere a voi grazie al “branded entertainment” che mostra le stelle dello sport.

D’altra parte, con software e hardware nella scena B2B, è importante ricordare che la vostra offerta, il vostro target di riferimento e le priorità sono molto diverse rispetto a quelle di Red Bull. I vostri prodotti o servizi non fanno necessariamente appello alle masse, perciò, anche se si tenterà di creare un video virale come accade per le B2C, in questo caso molti spettatori saranno non qualificati. In altre parole, si potrebbero ottenere milioni di persone che guardano il video della B2B, ma all’interno di questo pubblico saranno pochi ad avere un reale interesse per il prodotto/servizio, un budget adeguato o una struttura interna adatta.

Come si fa il narrowcasting?

Per fare un esempio, torniamo a Taulia.

Essendo una società di finanziamento pay-to-procure, non tutti hanno bisogno dei servizi offerti da Taulia, ma il suo marketing ha trovato un modo per intrattenere il target di riferimento con video divertenti basati su scenari e linguaggio propri di quella nicchia di pubblico.

Il concetto del video è molto attraente grazie all’umorismo, ma è chiaro che l’intero video sia stato progettato pensando al cliente modello che Taulia ha in mente. Nel complesso, creando video pensati appositamente per il proprio target, l’azienda riesce a convertire numerose visualizzazioni in acquisti reali.

I vantaggi di questo approccio

Una cosa è fare video facendo appello alla propria nicchia di audience, altra cosa è capire se si ha effettivamente raggiunto questo pubblico. Ecco perché Taulia tiene traccia di chi guarda i suoi contenuti.

L’azienda raccoglie dettagliatamente i dati delle proprie risorse video (compreso chi sta guardando il video e la capacità di attenzione di questo individuo) per capire meglio le intenzioni di ogni spettatore.

Per esempio, se Taulia si accorge che il 78% del pubblico guarda fino alla fine il video della parodia sulla fatturazione elettronica, sarà chiaro che il brand ha catturato e mantenuto l’attenzione del pubblico proprio come aveva previsto fra i suoi obiettivi. Questa percentuale di audience rappresenterà ora il nuovo target per il marketing dell’azienda.

Nel complesso, i contenuti altamente mirati di Taulia incoraggiano solo i potenziali clienti a vedere effettivamente i video. Tenendo traccia del comportamento di coloro che guardano i video, l’azienda riesce a ottenere un maggior numero di vendite e questo può davvero giustificare il suo investimento nel marketing.

 

Libera traduzione dell’articolo di Michael Litt, tratto da dmnews.com