Courtesy of FinancesOnline  – Traduzione di Laura Gamberini

Il social media è forse l’ultimo equilibratore tra le imprese nell’era moderna. Per i principianti, in pratica funge da piattaforma attraverso la quale le grandi imprese possono rendersi più accessibili ai clienti. Allo stesso tempo, ha anche uniformato il campo di gioco per le piccole imprese quando si parla di marketing. Questo è uno dei motivi per cui conviene essere al passo con gli ultimi trend dei social media.

Avendo queste informazioni a portata di mano, è più facile capire l’impulso dei consumatori e adattarsi alle loro mutevoli esigenze.

Inoltre, la conoscenza di queste tendenze consente di determinare esattamente cosa si può fare per massimizzare l’utilizzo dei propri social media e dei migliori software di gestione dei social per la propria azienda.

Di seguito descriveremo in dettaglio i sette trend critici dei social media che stanno rimodellando il modo in cui le aziende operano. Abbiamo anche incluso alcuni suggerimenti su come sfruttare ogni tendenza.

Indice dei trend dei social media:

  1. L’ascesa del Social Selling
  2. Raggiungere gli acquirenti tramite gli influencer
  3. Utilizzo dei contenuti generati dagli utenti
  4. Live streaming per coinvolgere
  5. Utilizzo di contenuti temporanei
  6. Pubblicazione strategica sui social media
  7. Crescente popolarità dello Social Shopping
  8. Social Ads per la Lead Generation
  9. Annunci sui social media 1:1
  10. Contenuti ottimizzati per dispositivi mobili
  11. Utilizzo dell’esclusività per incentivare le vendite

I social media si sono profondamente radicati nella cultura contemporanea. In effetti, uno studio di The Manifest ha rivelato che l’86% della popolazione statunitense utilizza quotidianamente i social. Questo dimostra che avere una solida presenza sui social media è sempre più importante per le aziende. Dopo tutto, con 4,388 miliardi di utenti attivi sui social media di tutto il mondo, ha senso per le aziende sfruttare le piattaforme di social networking per attirare il proprio pubblico di destinazione.

Tuttavia, sfruttare i social non è facile. La semplice creazione di una pagina Facebook, un canale YouTube o un account Twitter non significa che i clienti verranno all’istante. Senza contare che queste piattaforme e il modo in cui vengono utilizzate sono in continua evoluzione, rendendo difficile per le aziende tenere il passo.

Come è visibile nel grafico, le aziende devono affrontare molte sfide sui social media. A volte, sono coinvolti fattori che non si possono controllare come il declino della copertura organica e le frequenti modifiche degli algoritmi di Facebook. Nel frattempo, ci sono delle sfide che si possono affrontare più facilmente, come la necessità di migliorare le capacità di creazione di video o la personalizzazione dei contenuti.

 

Inoltre, le aziende possono scegliere di adottare un approccio proattivo per curare gli account dei social media facendo affidamento sui sistemi di gestione dei social. Questi permettano di pianificare e automatizzare in modo intelligente i propri sforzi di pubblicazione. Inoltre, aiutano a individuare il tipo di contenuto da pubblicare.

Bisognerebbe tenersi sempre aggiornati sulle novità del settore per sapere come possono essere utilizzare queste piattaforme a proprio vantaggio. 

Ecco le tendenze dei social media più cruciali di oggi:

1. L’ascesa del Social Selling

I social media sono utilizzati praticamente da tutti, ovunque. Questo lo rende un punto importante per le aziende alla ricerca di lead. Non c’è da meravigliarsi perché la maggior parte dei principali rappresentanti di vendita si affidano a queste piattaforme per le proprie strategie.

Con questo, si può dire addio ai contatti casuali delle chiamate a freddo e dei processi fatti a stampino. Questo consente di sfruttare le intuizioni sociali e l’intelligenza online in modo da poter concentrarsi sui lead possibilmente forti prima ancora di interagire con loro. Inoltre, si può sviluppare una strada a doppio senso tra rappresentanti di vendita e consumatori attraverso i social media.

Secondo alcuni studi, molte aziende sfruttano anche il social selling per lo sviluppo di lead, la ricerca di account e la preparazione delle chiamate. Tuttavia, eseguirlo può essere piuttosto complicato se non si dispone degli strumenti giusti.

Per iniziare, si dovrebbe utilizzare i propri strumenti di vendita insieme alle funzionalità del software di gestione dei social media. Ciò consentirà di formulare flussi di lavoro di vendita in linea con i propri sforzi sui social media. In tal modo, è molto più semplice raccogliere dati sui potenziali clienti e toccarli quando necessario.

Statistiche di social selling da considerare:

  • Il 90% dei principali rappresentanti di vendita utilizza i social media come parte delle proprie strategie.
  • Gli strumenti di social selling vengono spesso utilizzati per lo sviluppo di lead (68,9%), la ricerca di account (64,9%) e la preparazione delle chiamate (60,3%). Inoltre, alcuni rappresentanti di vendita li utilizzano per la ricerca degli stakeholder (58,6%), la creazione di consapevolezza (50,3%), la costruzione del social brand  (41,4%), la creazione di contenuti (24,5%) e l’analisi competitiva (16,9%).
  • Il 40% delle aziende ha adottato o prevede di adottare strategie di social selling.

2. Raggiungere gli acquirenti tramite gli influencer

Il 2018 è stato un anno fondamentale per i social media. Facebook è stato esaminato per le sue pratiche a causa dello scandalo Cambridge Analytica. Nel frattempo, Twitter ha sospeso oltre 70 milioni di account a causa di bot e troll che hanno dimostrato di influenzare le precedenti elezioni presidenziali statunitensi. Di conseguenza, le persone sono diventate più scettiche sui social media, infatti studi recenti mostrano che il 95% degli utenti di Internet non si fidano del tutto.

Oltre a questi problemi, molti acquirenti al giorno d’oggi non rispondono bene a campagne pubblicitarie impersonali e apertamente promozionali. In poche parole, le sponsorizzazioni tramite celebrità, gli annunci TV e le proposte di vendita aggressive hanno perso il loro fascino.

Quindi, per far fronte a questa era di sfiducia dei social media, le aziende hanno dovuto trovare un altro modo per attingere al proprio pubblico. Una di queste soluzioni che sta diventando sempre più popolare oggi è l’influencer marketing.

Gli influencer dei social media, in particolare i micro-influencer, hanno la straordinaria capacità di interagire con gli acquirenti a un livello più personale. Ciò può essere attribuito al fatto che appaiono più avvicinabili e autentici rispetto a delle figure di spicco.

Studi recenti dimostrano persino che gli adolescenti possono relazionarsi più con i creator di YouTube che con le celebrità. In una luce simile, una buona fetta di utenti di Internet fa molto affidamento sui consigli degli influencer per i propri acquisti. Detto questo, è facile vedere quanto possano essere redditizie queste partnership di influencer.

Man mano che ci spostiamo nel tempo, è possibile osservare come più brand sfruttino questo tipo di strategia per le loro campagne per espandere la loro base di clientela e ottenere lead più mirati.

Statistiche degli influencer sui social media da considerare:

  • L’influencer marketing ha un ritorno sull’investimento di $ 6,50 per ogni dollaro speso.
  • Il 70% degli adolescenti afferma di potersi relazionare più con i creator di YouTube che con  le celebrità.
  • Il 49% degli utenti di Internet si affida ai consigli degli influencer che vede su Twitter.

Lo YouTuber PewDiePie ha presentato Maingear, un produttore di computer americano sul suo canale dopo che aver ricevuto un loro pacco.

3. Utilizzo dei contenuti generati dagli utenti

Rispondere ai commenti sull’account social della propria azienda è un ottimo modo per coinvolgere potenziali clienti. Tuttavia, questo non è sufficiente per ottenere la loro fiducia. Se si vuole davvero catturare l’attenzione del proprio pubblico di destinazione e convertirlo, i contenuti generati dagli utenti (UGC) sono la strada da percorrere.

Proprio come i consumatori si fidano degli influencer più che delle celebrità, c’è una maggiore possibilità che gli acquirenti online ascoltino altri consumatori piuttosto che prestare attenzione a dei contenuti promozionali. Confidano che gli altri consumatori saranno sinceri sul fatto che un particolare prodotto o servizio valga i loro soldi. Quindi, mostrando a loro ciò che i clienti esistenti hanno da dire sul brand, si è in grado di catturare l’attenzione di potenziali clienti e migliorare le probabilità di convertire nuovi lead.

Tuttavia, mentre i social media sono un tesoro di UGC, trovare contenuti sulla propria azienda non sarà così semplice. Dopotutto, non tutti gli acquirenti pubblicano informazioni sui loro acquisti. Quindi, bisognerebbe incoraggiare i propri clienti a condividere la loro esperienza con il brand. Si può persino chiedere a loro di utilizzare un hashtag ufficiale in modo da poterli trovare più facilmente sui social media. In questo modo, si può reagire ai loro post e persino condividerli attraverso le proprie storie di Instagram e Snapchat o Facebook Messenger “My Day” per mostrare questi contenuti ai propri follower.

Inoltre, chiedendo ai clienti di pubblicare post riguardante il brand questo porterà maggiore visibilità all’azienda da parte dei follower dei propri clienti. Quindi, espandendo ulteriormente la propria portata.

Statistiche sui contenuti generati dagli utenti dei social media (UGC) da considerare:

  • 2/3 degli acquirenti online si fidano delle opinioni degli altri clienti pubblicate online.
  • L’85% dei consumatori risponde meglio ai contenuti generati dagli utenti visivi rispetto alle foto e ai video forniti dal brand.
  • La maggior parte dei clienti (71%) pubblica messaggi sui social media per informare gli altri consumatori sulla loro esperienza con un determinato brand.
  • I tipi di contenuto digitale che gli utenti dei social media condividono di solito sono foto (78%) e semplici aggiornamenti di stato (64%). Va bene anche con la pubblicazione di articoli di notizie (45%), consigli sui prodotti (44%), aggiornamenti di stato sulle opinioni personali (41%), videoclip (32%) e GIF (20%).

Il brand beauty Glossier sfrutta i contenuti generati dagli utenti condividendo le foto in cui sono stati taggati.

4. Live Streaming per coinvolgere

Molte aziende sono passate alle live in streaming per interagire con i propri clienti e questo per una buona ragione.

Per i principianti, la live streaming è un modo veloce e accessibile per fornire ai clienti già esistenti e potenziali informazioni su ciò che il proprio marchio ha da offrire. Ancora più importante, molti consumatori preferiscono i video realizzati dal vivo e in tempo reale rispetto ai contenuti scritti in quanto i primi hanno un aspetto vero e non filtrato.

Se si pensa in questo modo il live streaming è molto simile a un video con chat. Consente ai propri follower di reagire mentre si condividono i propri contenuti. Ciò consente di promuovere un rapporto più intimo con i propri consumatori.

Supponiamo, ad esempio, che si venda saponi da casa. Si può utilizzare la live streaming per dar loro un’anteprima di come si producono le bombe da bagno, saponi fatti a mano e altri prodotti.

Forse si possiede un ristorante a buffet. In questo caso, si può trasmettere in live streaming il proprio menu per la giornata. In questo modo, i clienti sanno esattamente cosa aspettarsi quando verranno al ristorante il giorno stesso. Questo potrebbe persino convincere alcuni clienti a cambiare il programma per la cena vedendo qualcosa che gli piace nella live streaming.

Attraverso la live streaming, si può entrare in contatto con il proprio pubblico invece di fornire loro semplicemente informazioni sul marchio. Consente inoltre di creare un senso di comunità tra i clienti, rafforzando così la loro fedeltà.

Statistiche di live streaming da considerare:

  • Si prevede che il live streaming rappresenterà l’82% del traffico Internet totale entro la fine del 2020.
  • L’80% degli acquirenti preferisce guardare video in diretta piuttosto che leggere i blog di un marchio.
  • I video di Instagram possono produrre circa il 21,2% in più di interazioni con i clienti rispetto alle immagini.

5. Utilizzo di contenuti temporanei

La FOMO, o la paura di perdersi qualcosa, è reale. Inoltre, l’azienda può trarne vantaggio attraverso contenuti effimeri.

Se non si sa cosa sia un contenuto effimero, semplicemente si riferisce ai post sui social media che sono accessibili solo per un breve periodo di tempo. Alcuni esempi di questi sono Facebook My Days e Instagram Stories accennati già in precedenza.

Una ricerca sulle tendenze dei social media mostra che milioni di utenti pubblicano tutti i tipi di foto, video e post animati attraverso questo formato. Uno dei motivi principali è che consente loro di fornire breve sequenze di aggiornamenti con un rischio minore di infastidire i loro follower inondando il feed con post.

Tuttavia, per le aziende, c’è un vantaggio più importante che questa azione ha da offrire. Il contenuto temporaneo richiede ai propri follower di controllare immediatamente ciò che viene pubblicato perché non rimane disponibile per molto tempo. Di conseguenza, questi tipi di contenuti hanno il potere di suscitare risposte immediate da parte dei propri contatti. Studi dimostrano persino che il 20% delle storie può comportare un’interazione diretta con i follower.

Supponiamo, ad esempio, che si abbia una vendita in corso. Se si pubblicano i prodotti disponibili su presentazioni temporanee invece che attraverso il feed, c’è una maggiore possibilità che gli utenti chiedano informazioni o addirittura lo acquistino in giornata.

Inoltre, l’utilizzo di contenuti effimeri consente di testare come i propri follower reagiscono ai diversi tipi di media. Questo aiuterà ad avere un’idea del tipo di post che è più probabile che guardino in modo da poter produrre più dello stesso tipo di contenuto in seguito.

Statistiche sui contenuti effimeri da considerare:

  • Il 20% delle stories si traduce in un’interazione diretta con l’utente.
  • 4 grandi aziende su 5 utilizzano il formato “Stories” per il marketing.
  • Il 64% dei marchi ha integrato o sta pianificando di integrare Instagram Stories come parte  della propria strategia sui social media.
  • Ci sono molti utenti sui social media che caricano contenuti effimeri ogni giorno. Ad esempio, 450 milioni di persone usano le storie di WhatsApp su base giornaliera. Allo stesso modo, le storie di Instagram, Snapchat e Facebook vengono utilizzate quotidianamente rispettivamente da 300 milioni, 191 milioni e 150 milioni di persone.

Converse ha utilizzato le storie di Instagram per promuovere il lancio della loro nuova linea di sneakers.

6. Pubblicazione strategica sui social media

Le persone hanno tempi di attenzione sempre più brevi. In effetti, il tempo di concentrazione spesso viene perso dopo appena 8 secondi. Detto questo, se si vuole mantenere l’attenzione dei propri follower sui social media, si deve offrire loro una varietà di contenuti che avranno davvero voglia di vedere.

Uno dei trucchi che le aziende usano per assicurarsi che questo avvenga è la regola 5: 3: 2. In poche parole, questo significa che per ogni 10 post che si pubblicano, 5 dovrebbero provenire da altre fonti, 3 dovrebbero essere post ufficiali relativi al proprio brand e 2 dovrebbero essere più personali e divertenti. Con questa tecnica, è possibile assicurarsi di curare un feed di social media equilibrato di cui i propri follower non si stancheranno nel tempo.

Oltre a questa regola, si dovrebbe anche cercare di capire quale tipo di contenuto è migliore per una determinata piattaforma. Ciò consente di massimizzare ogni sito di social media di conseguenza. Ad esempio, se si usa Instagram, ci si dovrebbe concentrare sulla creazione di foto  molto curate e griglie fotografiche attentamente pianificate. Nel frattempo, se si sta usando Facebook, si potrebbe voler puntare ad un approccio più multimediale.

Infine, si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di collaborare con marchi che la pensano allo stesso modo sui social media. Al giorno d’oggi, è comune per le aziende pubblicare una foto dei loro prodotti insieme alle offerte di un’altra azienda. Ciò consente loro di dare ai loro follower un’idea di quale stile di vita stanno cercando di vendere.

Per aiutare a migliorare il modo in cui gestire i propri post sui social media, si consiglia vivamente di provare a utilizzare uno dei principali sistemi di gestione dei contenuti. Questi dovrebbero consentire di organizzare tutte le risorse sui social media in un unico posto, nonché mappare e programmare i propri post per un approccio più strategico alla gestione dei social media.

Statistiche sui contenuti dei social media da considerare:

  • Il 59% degli acquirenti desidera vedere post che li istruiscano.
  • Il 30% dei consumatori desidera contenuti con collegamenti a maggiori informazioni, mentre il 18% desidera vedere più immagini o qualche forma di grafico. C’è anche il 17% che preferisce vedere video, l’11% a cui piace leggere il testo o il 7% le foto modificate.

Il software di gestione dei social media più popolare

  • TweetDeck è lo strumento Twitter più potente per il monitoraggio, l’organizzazione e il coinvolgimento in tempo reale. 
  • Sprout Social è un software di interazione sui social media per creare fiducia con il proprio pubblico. 
  • Agorapulse è una social community e un moderation manager che può fungere da hub per tutti i tuoi profili di social network.
  • Sendible può programmare messaggi, coinvolgere il pubblico e misurare il ROI direttamente da un’unica dashboard di facile utilizzo.
  • Salesforce Social Studio è una soluzione di social media che porta a opportunità di crescita aziendale in questo canale.

7. Crescente popolarità dello Social Shopping

L’eCommerce è forse una delle cose più grandi che sono successe alla vendita al dettaglio nel XXI secolo. Tuttavia, con l’avvento dei social media e la prevalenza della “cultura on-demand”, il social commerce è destinato ad avere grandi ondate nei prossimi anni.

Secondo IBM, il 75% degli acquirenti moderni afferma che il loro processo di acquisto spesso coinvolge i social media. È qui che incontrano per la prima volta determinati marchi ed è qui che iniziano a chiedere informazioni su prodotti e servizi particolari. Detto questo, ha senso che la maggior parte degli utenti dei social media ora voglia avere la possibilità di acquistare direttamente dalle proprie piattaforme di social networking preferite.

In Cina, la maggior parte dei Generazione Z acquista direttamente dai rivenditori sui social media. Nel frattempo, milioni di persone in tutto il mondo utilizzano Facebook Marketplace per vendere qualsiasi tipo di prodotto. Di conseguenza, un numero crescente di aziende oggigiorno sta iniziando a implementare il social commerce inserendo gallerie acquistabili nelle loro pagine di social media.

Ora, si potrebbe pensare: “perché si dovrebbe affrontare la fatica di creare una pagina di social commerce separata se si può semplicemente fornire un link alla propria pagina di e-commerce già esistente?” La risposta più semplice a questa domanda è che il social shopping accelera il processo di acquisto. Consente ai consumatori di acquistare senza dover essere reindirizzati a un sito Web separato. Pertanto, si può garantire delle conversioni più veloci.

Quindi, anche se l’implementazione del social commerce richiederà di apportare diverse modifiche ai flussi di lavoro attuali, si dovrebbe almeno sapere che ne vale la pena se si ragiona in un tempo a lungo termine.

Statistiche sul social commerce da considerare:

  • Il 75% degli acquirenti moderni afferma che il loro processo di acquisto spesso coinvolge i social media.
  • Il 30% dei consumatori online afferma di avere maggiori probabilità di acquistare sui social media come Pinterest, Facebook, Instagram, Snapchat o Twitter.
  • In Cina, il 70% della Gen Z sceglie di acquistare direttamente dalle piattaforme di social media.
  • Facebook Marketplace è attualmente utilizzato da oltre 800 milioni di persone in 70 paesi.
  • Il 17% dei rivenditori ha implementato o ha in programma di implementare gallerie acquistabili nel corso di quest’anno.
  • Le piattaforme di social media con i valori medi degli ordini più elevati sono Instagram ($ 65), Facebook ($ 55) e Pinterest ($ 50). Questi sono seguiti da Twitter ($ 46,29), Google+ ($ 40), YouTube ($ 37,63) e LinkedIn ($ 44,2).

Milioni di utenti di social media in tutto il mondo utilizzano Facebook Marketplace per vendere qualsiasi tipo di prodotto.

8. Social Ads per la Lead Generation

Nel corso degli anni, gli annunci hanno avuto una cattiva reputazione. O ce ne sono troppi o sono troppo invadenti.

Tuttavia, sembra che questo non sia il caso dei social media. In effetti, le statistiche mostrano che i millennial credono che le pubblicità sui social stiano diventando sempre più importanti. Questo perché molti social network spesso sfruttano le informazioni degli utenti, come le abitudini di navigazione, in modo da fornire annunci pertinenti.

Inoltre, un altro motivo per cui si dovrebbe iniziare a investire nella Social Ads è che le piattaforme social stanno cambiando i loro algoritmi. Ora danno la priorità ai post di familiari e amici piuttosto che ai post dei brand. Ciò ha comportato un calo della copertura organica sui social media per le aziende. Pertanto, non si avrà altra scelta che pagare per gli annunci social se si vuole che il proprio marchio venga notato.

Guardando il lato positivo, sfruttare gli annunci sui social media consente alle aziende di attingere a pool di clienti più mirati. Ciò significa lead di qualità superiore. Quindi, non sorprende che molte aziende al giorno d’oggi paghino per annunci su Facebook, Twitter e altri importanti social network.

Statistiche sulla Social Ads da considerare:

  • Più della metà dei millennial (57%) oggi crede che gli annunci stiano diventando importanti.
  • L’83% delle aziende paga per gli annunci di Facebook.
  • Il 70% delle aziende afferma che gli annunci di Facebook sono uno degli strumenti più utili per raggiungere gli obiettivi di vendita.
  • Il 64% degli esperti di marketing afferma che il problema dei social media più impegnativo oggi è il calo della copertura organica.

Ecco un esempio di un annuncio sponsorizzato del New York Times su Facebook.

9. Annunci social media 1:1

Uno studio di Stackla ha rivelato che il 90% degli acquirenti online afferma che l’autenticità è importante per la scelta dei brand. Gli utenti vogliono seguire marchi che abbiano passione per il loro mestiere e abbiano una sincera preoccupazione per i loro clienti. In pratica si può dire che gli utenti online vogliono fare affari con brand in grado di fornire loro prodotti di alta qualità ed un ottimo servizio clienti.

A causa di questo cambiamento nelle aspettative dei clienti, si nota che anche la dinamica tra le aziende e i clienti sia cambiata nel tempo. Mentre i marchi continuano a lanciare interazioni 1:many attraverso i loro post pubblici, molte aziende si stanno concentrando maggiormente sulle esperienze di social media 1:1 attraverso le app di messaggistica.

Questo perché molti acquirenti si aspettano che i brand rispondano su tutti i possibili canali online, dai commenti ai messaggi privati. Inoltre, si sentono più a loro agio ad acquistare da aziende che offrono un approccio più pratico quando si tratta di servizi clienti e vendite.

Di conseguenza, quasi la metà delle aziende moderne ora utilizza la messaggistica istantanea per le proprie campagne sui social media. Se non lo si sta ancora facendo, un buon punto di partenza sarebbe semplicemente abilitare la funzione di messaggistica per la propria pagina Facebook o aggiungere un plugin di messaggistica nel proprio sito web.

Statistiche di messaggistica sui social media da considerare:

  • Il 46% delle aziende utilizza app di messaggistica per le proprie campagne sui social media.
  • 9 acquirenti su 10 desiderano scegliere di comunicare con le aziende tramite la messaggistica istantanea.
  • Il 69% degli acquirenti afferma che interagire con un’azienda tramite app di messaggistica li fa sentire più a proprio agio con il marchio.

10. Contenuti ottimizzati per dispositivi mobili

I cellulari non servono più solo per chiamare e inviare messaggi. Al giorno d’oggi, questi dispositivi sono abbastanza potenti da essere utilizzati come dei mini computer in cui è possibile accedere a documenti, navigare nel Web e giocare. Inoltre, le persone spesso si rivolgono ai loro smartphone invece che ai loro computer quando vogliono controllare i loro account sui social media.

Detto questo, le aziende dovrebbero prestare maggiore attenzione al formato dei loro contenuti di social media marketing. Dopotutto, i post pubblicati per i desktop non sempre si adattano agli schermi degli smartphone.

Non bisogna lasciare che i buoni contenuti sui social media vadano sprecati rendendoli il più portatili possibile. Ad esempio, un modo è pubblicare foto con dimensioni ottimizzate anche per i telefoni. Inoltre, si può scegliere di produrre video verticali invece che orizzontale per una migliore  visualizzazione sui dispositivi mobili. Infine, si consiglia di mantenere le didascalie dei post multimediali brevi e piacevoli in modo che sia la foto e/o il video che la didascalia siano visualizzati sullo schermo contemporaneamente.

In questo modo, si può catturare l’attenzione degli utenti dei social media mobile e assicurarsi che si divertiranno a scoprire la pagina social.

Statistiche sui social media mobili da considerare:

  • Le visite sui social media tramite smartphone sono aumentate fino al 21% negli Stati Uniti, mentre le visite su desktop e tablet sono diminuite rispettivamente del 21% e del 31%.
  • Il 91% degli utenti dei social media accede alle proprie piattaforme preferite tramite i propri telefoni cellulari.
  • Il 51% degli utenti di smartphone controlla i propri telefoni alcune volte in un’ora. Il 23% afferma di controllare solo poche volte al giorno, mentre il 22% afferma di controllare il telefono ogni pochi minuti.

11. Utilizzo dell’esclusività per incentivare le vendite

Il potere della corda di velluto è qualcosa che non si dovrebbe sottovalutare. Dopo tutto, il fascino dell’esclusività ha un notevole impatto sui consumatori. Le persone vogliono semplicemente ciò che non possono avere.

Di conseguenza, molte aziende utilizzano il marketing della scarsità per aumentare le vendite. Nel caso dei social media, il modo migliore per farlo è impostare pagine segrete su Facebook. Queste sono le pagine dei social media che è possibile accedere solo su invito.

Si possono impostare determinati criteri che inviteranno un particolare acquirente nel proprio gruppo segreto. Potrebbe essere in base al numero di acquisti effettuati in un anno o la quantità di denaro speso per i prodotti. In questo modo, i clienti avranno un incentivo ad acquistare di più dall’azienda.

Il punto importante è che si dovrebbe invitare i clienti più fedeli ad avere accesso a questi gruppi. In questi gruppi possono essere informati sugli sconti e offerte esclusive. Inoltre, le aziende possono utilizzarlo per fornire annunci avanzati sui lanci di prodotti o persino sulle vendite. Ciò consente di creare una relazione più intima tra il proprio brand e i clienti abituali. Inoltre, filtrando le persone che si aggiungono alla propria “comunità segreta”, si può aumentare il coinvolgimento.

Ovviamente, se non ci si sente al proprio agio nel rendere le proprie pagine completamente esclusive, si può sempre optare per dei gruppi chiusi. Con questi, si può bilanciare l’esclusività e l’accessibilità per i propri clienti.

Statistiche della pagina Facebook da considerare:

  • Il 40% dei social media marketer afferma che i gruppi privati acquisiranno importanza nei prossimi anni.
  • Le pagine Facebook con un numero inferiore di follower hanno tassi di coinvolgimento più elevati.

Il marchio americano di attrezzature per esercizi Peloton ha un gruppo Facebook esclusivo per i membri ufficiali della loro comunità.

Ottenere il massimo dai social media

I social media sono senza dubbio uno strumento che le aziende non possono permettersi di non utilizzare. Offre vantaggi inestimabili che vanno dall’espansione della base di clienti al miglioramento della reputazione complessiva del brand. 

Nei prossimi mesi, ci si può aspettare che le aziende diventino ancora più strategiche con il loro utilizzo dei social media. I post verranno pubblicati con intento e le pagine dei social saranno più curate. Inoltre, le aziende saranno più proattive nella costruzione di relazioni con i propri clienti attraverso i social media.

Quindi, se si vuole rimanere competitivi in qualunque settore, è il momento di iniziare a investire nella gestione dei social media. In questo modo, si può abbattere le barriere tra il brand e i propri clienti. Inoltre, sarà più facile attirare lead e creare una solida reputazione per l’azienda.